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La magia della dog photography: un linguaggio universale

  • 7 giorni fa
  • Tempo di lettura: 8 min

Fotografia di cani


L’ho sempre chiamata “dog photography”. Un termine semplice, quasi banale, che però racchiude in sé una filosofia e un linguaggio universale.



Parliamo di Dog Photography con Claudio Piccoli.


Dieci anni fa, quando postavo i miei primi scatti su Facebook e Instagram, accompagnandoli da titoli in inglese, ero spesso preso in giro. La gente non capiva perché volessi usare una lingua straniera per qualcosa che sembrava appartenere a un contesto prettamente locale. Eppure, allo stato attuale, ripensando a quegli inizi, non potrei mai fare marcia indietro.


Se avessi l’opportunità, oggi, di tornare indietro nel tempo, investirei con ancor più passione e determinazione nello condividere la fotografia ai cani con il resto del mondo, elevandola a un linguaggio universale.


Il potere di un’immagine va oltre le parole.

I cani, ovunque nel mondo – dai vicoli d’Italia alle strade degli Stati Uniti, fino alle città trafficate del Giappone – comunicano in modo sorprendentemente simile.

La loro espressività, i loro sguardi, ogni movimento racconta una storia senza bisogno di traduzione.

Cane nel bosco che guarda il fotografo

Ciò che fa davvero la differenza?


Sono i proprietari, gli amanti dei cani e noi fotografi a interpretare e valorizzare questi segnali, rendendo ogni scatto un ponte tra culture. Per me, la decisione di scrivere i titoli in inglese rappresentava un omaggio a questa lingua comune, un invito aperto al confronto e alla condivisione con chiunque volesse parlare lo stesso linguaggio: quello fatto di posture canine, di sguardi sinceri e di emozioni autentiche impronte dal tempo e dalla luce.


Guarda intorno a te: i cani sono ormai parte integrante della nostra vita quotidiana.


La loro presenza è un dono che non smette mai di arricchirci. Vivere con loro, ascoltarli e, perché no, lavorare al loro fianco, ci insegna qualcosa di unico. Con i cani impariamo a lasciar andare i pregiudizi, scoprendo che non esiste un linguaggio valido solo per gli esseri umani. Anzi, i cani ci mostrano che la comunicazione più sincera nasce dal silenzio, dal gesto, dall’abbracciare la bellezza di una passeggiata all’aria aperta.


In un mondo dove parliamo troppo e ascoltiamo troppo poco, ci ricordano l’importanza di vivere il presente, di correre insieme nel prato, di giocare e di lasciarsi rapire dalla spontaneità della vita.

Rispettare l’essenza del cane


Chi mi conosce sa bene che per me, i cani non sono dei bambini.


È un luogo comune che spesso sento ripetere, e vi prego: smettetela di definirli così.


I cani sono esseri magnifici, appartenenti al regno animale, capaci di emozioni autentiche e di lealtà incondizionata. Il più grande errore che possiamo commettere nei loro confronti è umanizzarli e privarli della loro vera natura. Non è infatti normale aspettarsi che, come i bambini, i cani preferiscano stare dentro casa, magari a mangiare dolcetti e a rimanere fermi. No, la loro natura li spinge verso l’aperto, verso la libertà: amano correre, esplorare e vivere in contatto con la natura.


Se vuoi veramente dimostrare il tuo amore verso di loro, non limitarti a dar loro piccoli premi; regalagli il dono di lunghe passeggiate, di escursioni rigeneranti, di momenti in cui possano correre liberi sotto il sole o all’ombra di un grande albero.


Il rispetto per il cane si riflette anche nelle attività sportive.


Certamente, portarlo a correre o a fare trekking insieme è un’esperienza meravigliosa, ma è fondamentale non chiedere troppo al nostro amico a quattro zampe, non sfruttarlo per soddisfare un ego sportivo o per forzare prestazioni che potrebbero non essere del tutto naturali per lui. È un patto di reciproca fiducia: se ci dedichiamo con amore e attenzione, il cane ci ricompenserà con la sua energia, con la bellezza di ogni attimo e con quella capacità inimitabile di accettare il mondo così com’è, senza giudizi o pretese.

disc dog in acqua nel mare

La fotografia: un ponte tra l’arte e la realtà


Noi fotografi abbiamo la fortuna di poter osservare e immortalare momenti che sfuggono all’occhio nudo.


Attraverso l’obiettivo, possiamo congelare l’attimo in cui un cane corre libero, giocando con il vento, o quella posa spontanea che racconta una storia fatta di emozioni e di natura.

È essenziale, però, ricordare che i cani non sono oggetti da posizionare davanti a un panorama ideale o da far ritagliare in pose artificiali per la perfezione di una foto. Come mi piace dire in inglese: “where dogs move, life flows” (tradotto: dove i cani si muovono, la vita scorre).


Ed è proprio questo il concetto alla base della mia visione fotografica.


Lasciamo che i cani si muovano liberamente, che esprimano la loro vitalità, senza forzature né pose innaturali.


dog photography nella natura

La fotografia di cani non deve trasformarsi in un processo meccanico e distaccato.


Non paragoniamola a quella di modelle pagate o di sposi ansiosi di immortalare il loro giorno speciale. Stiamo parlando di creature autentiche, che non cercano il riconoscimento in denaro, ma un’esperienza genuina e divertente.


Durante ogni sessione fotografica, il nostro obiettivo fondamentale dovrebbe essere quello di far vivere al cane un’esperienza positiva, in cui si senta libero, amato e rispettato. Dobbiamo imparare ad ascoltare i suoi piccoli segnali: quegli sguardi, i movimenti appena percettibili, quei gesti che rivelano ogni minimo segno di stress o di gioia.


La comunicazione deve avvenire prima sul piano emotivo del cane e solo successivamente attraverso la tecnica fotografica, che, seppur importante, non può mai sostituire la sensibilità necessaria per capire il mondo dell’animale.


Il mio cane, ad esempio, ama farsi fotografare.


E non è perché conosce ogni comando a memoria o perché aspetta con impazienza il risultato finale dello scatto. È perché ha imparato a fidarsi, a riconoscere che insieme viviamo momenti di puro divertimento e di scoperta reciproca. Ogni sessione fotografica condivisa non è solo il risultato di una tecnica studiata, ma l’esito di un’esperienza positiva, in cui lui sa di essere sempre messo al primo posto. Grazie a questa fiducia reciproca – e un grazie speciale vado a Leep – il mio cane si concede con gioia ogni scatto, mostrando tutta la sua energia e la sua bellezza, sia attraverso il movimento che con la spontaneità dei suoi occhi.


fotografo di cani

L’importanza della sincerità nella fotografia


È fondamentale comprendere che, per ottenere scatti autentici, non ci si può permettere di essere falsi o ingannevoli.


Il cane, con la sua intelligenza e sensibilità, percepisce ogni minima sfumatura del nostro comportamento. Se cerchiamo di forzare o di mentire al suo sguardo, lui lo capirà e, in qualche modo, lo eviterà.


Naturalmente, la padronanza delle tecniche fotografiche è indispensabile; è il nostro strumento per dare forma all’arte.


Tuttavia, queste tecniche sono solo il frutto di un’attenta osservazione e di una comunicazione efficace con il cane. Sono il risultato di quell’abilità nell’adattarsi a ciascun individuo, nel saper leggere i suoi segnali e nel creare un ambiente in cui l’animale senta di poter esprimere la propria vera essenza.


Fotografare un cane richiede un approccio integrato che vada ben oltre i settaggi tecnici della fotocamera. Significa possedere una competenza e una sensibilità che solo l’amore per questi animali può sviluppare. Essere un fotografo di cani significa, infatti, cercare costantemente una soluzione che metta al centro il benessere dell’animale. Ci possono essere giorni in cui, nonostante tutta la nostra passione e preparazione, dobbiamo prendere la difficile decisione di annullare uno shooting se notiamo che il cane sta soffrendo o se la sessione rischia di trasformarsi in un’esperienza negativa per lui.


Il vero successo si raggiunge quando, in ogni scatto, si percepisce la soddisfazione e la felicità del cane, perché questo testimonia il rispetto e l’amore che abbiamo saputo instaurare con lui.


Un linguaggio fatto di fiducia e autenticità


In fondo, giocare, vivere, fare attività e lavorare con i cani ci insegna a vivere meglio anche noi.


Il loro modo di interagire con il mondo, la loro capacità di apprezzare anche i piccoli momenti, è una lezione che dovremmo portare con noi ogni giorno. La dog photography diventa così non solo uno strumento per catturare la bellezza, ma soprattutto un mezzo per comunicare una filosofia di vita – fatta di fiducia, di rispetto e di un’infinita capacità di amare senza riserve.


Abbiamo tutti una storia da raccontare con i nostri cani, un racconto che va al di là delle parole e si esprime attraverso ogni scatto, ogni attimo di spontaneità. Fotografare un cane non è un atto meccanico, ma un gesto d’amore che si traduce in immagini che parlano da sole.


imparare la fotografia di cani

Ogni tanto, quando rivedo le vecchie foto, mi sorprendo a pensare a quanto siamo cresciuti insieme, quanto abbiamo imparato da questi amici a quattro zampe. Essi, con la loro semplicità e la loro franca bontà, ci ricordano ogni giorno che la felicità è nelle piccole cose: una corsa nel prato, una passeggiata in campagna, un semplice abbraccio silenzioso sotto il cielo aperto.


Nel mio percorso, ho imparato che il segreto per realizzare fotografie autentiche risiede nella pazienza, nell’attenzione e nell’abilità di fare spazio al proprio soggetto. Il cane deve diventare il protagonista della scena, e noi, fotografi, dobbiamo saperlo osservare con occhi attenti e cuore aperto. Solo così potremo ottenere immagini che non siano semplicemente belle, ma che abbiano il potere di raccontare storie, di evocare emozioni e di farci riflettere sul valore della vita e della libertà.


Il futuro della dog photography


Oggi, mentre il panorama digitale è sempre più ricco di immagini impressionanti e storie straordinarie, rimane intatto il potere della dog photography.


Questa forma d’arte continua ad evolversi, a superare barriere culturali e linguistiche, fino a divenire un vero e proprio linguaggio universale. In un’epoca in cui la tecnologia ci permette di condividere ogni istante in un batter d’occhio, non dimentichiamo mai che il cuore pulsante dietro ogni immagine è un essere vivente, capace di emozioni genuine e di una vitalità che non ha bisogno di artifici per emergere.


Ogni volta che impugno la mia fotocamera, l’obiettivo diventa un mezzo per catturare non solo ciò che è visibile, ma anche l’essenza stessa del gesto, l’infinita bellezza del movimento e la poesia di un istante che non tornerà mai più. È un invito a vivere il presente, a fermarsi per osservare e ad ascoltare quel linguaggio muto ma estremamente eloquente che solo i cani sanno usare.


Ed è proprio questa è la mia passione, la mia missione: mostrare al mondo che, nonostante le differenze, c’è un linguaggio che unisce tutti noi, un linguaggio che nasce dall’amore per gli animali e dalla consapevolezza che, in fondo, la vita è fatta di attimi preziosi da non lasciarsi sfuggire.



Grazie, dog photography!


In conclusione, la dog photography è molto più di una semplice tecnica fotografica o di uno stile artistico: è un vero e proprio modo di vivere, un ponte che unisce culture, storie e cuori. Vivere e lavorare con i cani ci insegna a rispettare la natura, a lasciarci guidare dalla spontaneità e a capire che ogni essere vivente ha il diritto di esprimere se stesso, senza dover subire le imposizioni di un mondo troppo spesso dominato dall’apparenza.


A tutti coloro che credono nell’importanza di dare spazio alla verità, alla spontaneità e al rispetto per i nostri amici a quattro zampe, dico: continuate a guardare il mondo con occhi curiosi e il cuore aperto. Ogni foto che scattate, ogni istante condiviso, diventa una piccola rivoluzione contro un’epoca che troppo spesso dimentica la bellezza delle cose semplici.


Quindi, viva la dog photography!


Viva questo linguaggio universale che ci ricorda che, dove i cani si muovono, la vita fluisce. Sia in Italia, sia nel resto del mondo, continuiamo a camminare fianco a fianco con i nostri cani, imparando ogni giorno da loro, celebrando la loro energia e la loro autenticità, e mostrando a tutti che, alla fine, la vera bellezza risiede nella capacità di vivere e di amare senza limiti.


Grazie, dog photography, per avermi insegnato che il segreto per una vita piena di significato sta proprio nell’apprezzare ogni attimo, nel guardare la bellezza in ogni movimento e nel riconoscere che, in fondo, parlando lo stesso linguaggio – quello fatto di sguardi, di corse nel vento e di passi condivisi tra la natura – possiamo davvero comprendere l’essenza della vita.


cane volante in discdog

Spero che questo lungo viaggio nel mondo della dog photography ti abbia appassionato e fatto capire quanto possa essere profondo il legame che si crea quando si comunica con i cani, sia attraverso il gesto che attraverso l’immagine. Continua a scattare, a vivere e a condividere la magia di ogni istante vissuto con questi straordinari compagni di avventure!


2 Comments


Unknown member
7 giorni fa

Semplicemente incantevole 😍

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Unknown member
4 giorni fa
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Grazie Salvatore! ☺️

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